#FREERAIF
Venerdì 9 gennaio 2015 Raif Badawi, un blogger saudita di 31 anni, è stato frustrato pubblicamente per 50 volte a Gedda, la seconda città dell’Arabia Saudita, come parte di una condanna per aver offeso l’Islam su internet.
Raif Badawi è stato arrestato nel 2012 per aver fondato il sito “Liberal Saudi Network”, un sito di dibattito sociale. Raif Badawi è accusato di aver insultato l’Islam attraverso il suo sito che promuoveva un dibattito pubblico sullo stato dell’Arabia Saudita. Il sito è stato chiuso dal governo mentre Badawi è stato inizialmente accusato di apostasia, un reato sanzionato con la pena di morte. L’accusa è stata poi ritrattata e nel maggio 2014 Badawi è stato condannato a dieci anni di carcere, a una multa di un milione di riyal sauditi (oltre 220 mila euro) e a mille frustate, suddivise in 20 sedute di 50 frustate l’una. Dopo la condanna sua moglie e i suoi tre figli si sono rifugiati in Canada.
Le 50 frustate si ripeteranno ogni venerdì per le prossime 19 settimane.
L’Arabia Saudita aveva condannato l’attentato al settimanale francese Charlie Hebdo, definendolo un “vigliacco atto terroristico” “incompatibile con l’Islam”.
www.amnesty.it/Arabia_Saudita_attivista_online_apostasia
Ecco un estratto di quanto scritto da Raif Badawi il 12 agosto 2010:
As soon as a thinker starts to reveal his ideas, you will find hundreds of fatwas that accused him of being an infidel just because he had the courage to discuss some sacred topics. I’m really worried that Arab thinkers will migrate in search of fresh air and to escape the sword of the religious authorities.
Fonte The Guardian. Traduzione dall’ arabo di Mona Mahmood, Amnesty International, Ian Black, Raya Jalabi and Gatestone Institute.
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