La donna in bianco
Poi, con quel coraggio che le donne tanto spesso perdono nelle piccole occasioni, ma mai in quelle importanti, si fece ancora più vicina, con uno strano pallore e una strana calma sul volto, facendo scorrere una mano lungo il tavolo che aveva accanto, e tenendo nell’ altra qualcosa che era nascosto dalle pieghe del vestito.
Londra 1860, in una notte buia il maestro Hartright incontra una misteriosa donna in bianco. Il giorno seguente Walter Hartright è in partenza per la nobile dimora dei Fairlie nel Cumberlad . Da questo primo incontro prende il via la narrazione di Wilkie Collins tra apparizioni, scomparse, delitti, fughe dall’ altra parte del mondo e scambi di identità. Il matrimonio di Laura Fairlie con sir Percival Glyde è una promessa di Laura al padre defunto e un’ accordo finanziario per Sir Percival. La dimora di Blackwater, dove la giovane coppia si trasferisce, è tetra e misteriosa, come le persone che emergono dal passato di Sir Percival. Laura e la cugina Marian Halcombe vivono sottovoce, costantemente osservate dal conte Fusco, ospite insieme alla moglie a Blackwater. In un susseguirsi di colpi di scena il passato riemerge attraverso figure misteriose, tra svenimenti, inseguimenti, incendi e incredibili colpi di scena. La narrazione sotto forma di diario corale rende la storia scorrevole, veloce e a tratti prevedibile. Pubblicato a puntate da Charles Dickens nel 1860 sulla sua rivista “All the year Round “il romanzo nella splendida traduzione di Stefano Tummolini, rimane un caposaldo della letteratura gotica. Inevitabile il lieto fine, con il bene che trionfa sul male e dopo mille avventure vissero tutti felici e contenti.
Perfetta la copertina con il quadro di John Singer Sargent Lady Gertrude Agnese 1892
Una donna sicura del proprio ingegno è un’ avversaria imbattibile per un uomo in balia del proprio temperamento.
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