Miss Jerusalem
Da quando erano diventati nemici, dopo tanti anni di buon vicinato? Ricordati, gli ripeteva sempre suo padre, riposi in pace, non tutti gli arabi sono cattivi e di cattivi ce ne sono anche fra noi ebrei. Esistono persone di tutti i tipi. Gli arabi che sono venuti qui a saccheggiare e a depredare, non sono gli stessi che conosciamo noi, sono degli estremisti come se ne trovano anche tra di noi.
Una saga familiare che racconta le storie di una famiglia sefardita in Palestina da sei generazioni. Un romanzo che attraverso la voce narrante di Gabriela ripercorre l’ infanzia e la giovinezza dei genitori e dei nonni in tappe che sono flaschback che alternano il presente al passato. Una storia che racconta di uomini e donne: da Abraham che ha viaggiato per tre giorni e tre notti per baciare il muro del Pianto, di sua moglie Merkada, del loro figlio Gabriel che si innamora di Rochel una giovane ragazza aschenazita e che per punizione deve sposare Rosa, un’ orfana che lavora come domestica nelle case degli inglesi. Una punizione che segna le vite di tutti. Dal matrimonio di Rosa e Gabriel nascono tre figlie: Luna Rachelika e Beki. Luna è la ragazza più bella di tutta Gerusalemme. Luna ha una splendida chioma rossa, un incarnato candido e delicato e lavora come commessa da Zacks e Figli, ha una passione sfrenata per i vestiti e i trucchi e ha infiniti ammiratori. Tra tutti sceglie David, un soldato appena rientrato dall’Italia e dalla loro matrimonio nascono Gabriela e Roni. Attraverso gli amori, le delusioni, le vendette, le maledizioni, i tradimenti si dipana la storia degli Hermosa. Sullo sfondo il mandato britannico, la seconda guerra mondiale e la nascita dello Stato d’ Israele. L’ autrice tace su quello che ha fatto Israele ad alcuni villaggi arabi, prima abitati e poi improvvisamente deserti. In Miss Jerusalem non si prendono posizioni politiche: il romanzo è la storia della famiglia Hermosa e di quello che ha vissuto nello spazio che può occupare una famiglia nella Storia.
Titoli originale del romanzo: the Beauty Queen of Jerusalem. Più corretta la scelta della copertina della versione originale: non ho capito la copertina italiana e il gioco di specchi con quattro donne e un uomo sullo sfondo. Il romanzo non è questo.
Anche in giorni difficili, mentre papu è malato e la guerra è imminente, per lei i problemi non esistono, vede tutto attraverso due lenti rosa e ride, ride tanto. Rachelika darebbe tutto per ridere come lei. Luna sa ridere di qualunque cosa, di ogni stupidaggine, di ogni parola.
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