Amy Snow
Ma se la vita ci offre delle sfide che escono da quel tracciato, noi cosa dobbiamo fare? Trovo ridicolo che le donne abbiano così poche alternative a disposizione e che siano punite per aver fatto ricorso a quel che hanno. Trovo ridicolo che vengano disprezzate per essersi servite dell’unico vero potere che possiedono in modo da ottenerne beneficio! Trovo ridicolo che siamo condannate a una vita di ignominia per esserci spinte oltre il perverso paradosso che incarniamo per colpa della natura e dell’educazione.
Hertfordshire 1848. In una gelida mattina di gennaio Amy Snow lascia Hatville Corurt. Amy Snow è cresciuta insieme ad Aurelia Vennaway, nascosta nelle cucine e alla presenza di Lady Celestina Vennaway. Amy è stata trovata da Aurelia diciassette anni prima e contro il parere di tutta la famiglia ha deciso di tenere la neonata chiamandola Amy Snow. Ora Aurelia è morta e ad Amy non rimane altro che allontanarsi da Hatville Court. Amy inizia così un viaggio che è una misteriosa caccia al tesoro decisa da Aurelia poco prima della sua morte. Così con qualche lettera e altri indizi che risalgono a specifici momenti del passato Amy si ritrova a Londra. Da qui con una lettera che trova nella libreria del signor Crumm & Co a Waistcoat Lane si reca a Twickenham a Mulberry Lodge dai Wister, una numerosa e chiassosa famiglia. Poi a Bath a Hades House dalla signora Riverthorpe una femminista ante litteram che aiuta Amy a comprendere le dinamiche delle regole sociali della società vittoriana. Ma gli indizi di Aurelia proseguono e Amy si dirige a York dai Capland, dove la verità di Aurelia viene svelata e Amy comprende il significato della caccia al tesoro voluta da Aurelia. Nel frattempo Amy non è più la giovane timida ed impaurita che ha lasciato Hatville Court, ma una giovane donna pronta ad affrontare la vita in tutte le sue sfumature. Le esperienze degli ultimi mesi hanno forgiato il carattere e la personalità di Amy, rendendola una donna libera. Amy Snow è il racconto di una splendida amicizia, profonda, sincera e forte che supera le differenze di classe sociale, che affronta il dolore della perdita.
L’alternarsi di passato e presente segue fluidamente il flusso dei ricordi della protagonista, in un ritmo coinvolgente, molto ben strutturato. Con una scrittura poetica ed evocativa, l’autrice ricostruisce fedelmente il ritratto della società vittoriana, tre ipocrisia e rigida etichetta. Molto Dickens nella storia di Amy. Più corretta la copertina nella versione originale: leggendo la storia si capisce che Aurelia e Amy non sono la copertina della versione italiana.
Allora brindiamo. All’amicizia. Agli incontri casuali in luoghi inattesi.
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