A letter to a friend in Gaza
Mentre prepari la colazione, pensa agli altri (non dimenticare il mangime per i piccioni).
Mentre guidi l’auto, pensa agli altri (non dimenticare coloro che cercano la pace).
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri (coloro che si abbeverano dalle nuvole).
Mentre ritorni a casa, a casa tua, pensa agli altri (non dimenticare coloro che vivono accampati).
Mentre dormi e conti le stelle, pensa agli altri (coloro che non hanno dove dormire).
Mentre ti liberi con una metafora, pensa agli altri (coloro che hanno perso il diritto alla parola).
Mentre pensi agli altri lontani, pensa a te stesso (Di’: “Se potessi essere una candela nel buio”).
Mahmoud Darwish, Pensa agli altri
Attraverso i testi di Mahmoud Darwish, S.Yizhar, Emile Habib, Amira Hass e Albert Camus, Amos Gitai struttura un j’accuse molto diretto alla politica del governo israeliano nei confronti dei palestinesi.
Uno dei testi utilizzati in questo breve ma estremamente significativo film del regista israeliano è di Amira Hass, giornalista anch’essa israeliana.
Il testo dice: ” Sprofondiamo nella scelta di andare con il gregge, malvagia e gradevole di per sé? Quale abisso dobbiamo raggiungere prima che i giovani restino scioccati dalle azioni dei genitori e dei nonni e smettano di imitarli, un’emulazione che è anche un miglioramento in qualche modo. Concediamoci un minuto di ottimismo e immaginiamo che questa domanda venga posta prima che sia troppo tardi”.
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