Academy Street
Aveva sempre sentito il bisogno di vivere seguendo segnali interiori, ed era rimasta in costante attesa di vederli materializzarsi. In loro assenza, aveva proseguito alla cieca, a testa bassa, senza mai sbilanciarsi.
Irlanda 1944, Tess rimane orfana di madre a sette anni e smette di parlare. Intorno a lei, nella tenuta di Easterfield tutto procede come in passato: il carattere difficile del padre e i pochi contatti con le tre sorelle maggiori e i due fratelli rendono le giornate di Tess una uguale all’ altra. Tess cresce, rincomincia a parlare, si rifugia nei libri e diventa infermiera. Si trasferisce a New York. Lavora come infermiera, vive in un appartamento in affitto in Academy Street e rimane incredibilmente estranea a tutto. Unico attimo di vita è la notte trascorsa con David. Rimane incinta, Theo nasce e cresce. I giorni si susseguono uno uguale all’ altro. Theo studia e si sposa e ha due bambini. Tess va in pensione e lascia l’ appartamento di Academy Street. La vita accade accanto a Tess, lei è sempre una spettatrice, ignara e a tratti perfino incurante, fino al giorno del crollo delle Torri Gemelle.
Narrato con estrema cura e delicatezza, il romanzo è soprattutto silenzio e nostalgia: il silenzio di Tess risuona incessante in ogni pagina, mentre la nostalgia avvolge ogni attimo di ogni giorno. La nostalgia per la madre, per l’ Irlanda, per il passato e per tutto quello che non è stato è una nostalgia senza rimpianti. Tess non rimpiange nulla, nel momento stesso in cui vive un’ emozione la vive con malinconia , uno sguardo distaccato e un senso di estraneità.
Perplessa dal finale e dalla copertina, più significativa quella dell’ edizione originale.
Pensò a Claire, alla casa in New Jersey di anni prima, e a come tutto cambia, finisce o svanisce. Anche questo istante svanirà, pensò, insieme a questa intera giornata.
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