Inés e l’Allegria
La Storia immortale crea strani effetti, quando s’ intreccia con l’ amore dei corpi mortali. O forse no, forse, più semplicemente l’ amore carnale non può affacciarsi nella versione ufficiale della storia che finisce per essere la Storia stessa, con una S maiuscola, severa, rigorosa, in perfetto equilibrio tra gli angoli retti di tutti i suoi spigoli, una Storia che accetta appena di contemplare gli amori spirituali, più nobili sì, ma anche molto più pallidi e, per questo meno decisivi.
Inès e l’ allegria racconta la storia dell’ invasione della val d’ Aran, una operazione militare avvenuta tra il 19 e il 27 ottobre 1944,racconta la guerra civile spagnola, la fine del sogno repubblicano. Madrid 1936 Inès è una giovane donna che frequenta un gruppo di giovani comunisti e trasforma la casa di famiglia in un ufficio del Soccorso Rosso Internazionale. Tradita da un compagno finisce prima, nel famigerato carcere di Ventas, poi in un convento e infine nella casa della cognata Adela. Ascoltando radio Pirenaica improvvisa una fuga rocambolesca per raggiungere i compagni nella val d’ Aran, con tremila pesetas e cinque chili di ciambelle. Inès diventa la cuoca di Bosost, la donna di Galan, la confidente di Montse e una clandestina a Tolosa. Attraverso le tre voci narrative del romanzo, Inès, Galan e l’ autrice si dipana il filo della storia: gli anni della clandestinità a Tolosa, le lunghe assenze di Galan, i legami con i compagni indissolubilmente legati alle vicende del partito Comunista spagnolo in esilio. Nel bene e nel male, come spesso ama ripetere Inès, attraverso gli anni del franchismo e della fine del sogno repubblicano. Dentro la Storia l’ amicizia, la complicità, l’ amore, la famiglia, il dolore, l’ attesa, il lutto, i sacrifici.
In seguito, tutte le volte che qualcosa o qualcuno mi riportò indietro, all’emozione di quei giorni amari e dolcissimi, ritrovai sempre quell’istante, l’ istante in cui abbracciai il Cabrero, in cui mi lasciai abbracciare da lui, in quella cucina mia e prestata in cui avvennero tante altre cose memorabili.
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