Istambul era una favola
è attraversando il passato che si conosce il presente..è osservando quello che c’ era che si comprende ciò che è rimasto”
Ripercorrendo la propria infanzia Mario Levi ci porta come per mano a scoprire una città ricca di storie, culture e religioni. Attraverso le generazioni di un’unica grande famiglia i racconti si intrecciano e si perdono nei vicoli di Istanbul e nei meandri della storia del secolo scorso e si ha come la sensazione di essere davvero lì con Monsieur Robert in una stanza d’ albergo a Straselviler, vicino a piazza Taksim o con Tante Tilda alla Pasticceria Lebanon, poi chiamata Markiz, o con Mister Page al Passaggio dei Fiori a Beyoglu. E alla fine si avverte tutta la nostalgia dei personaggi e rimane il desiderio di ripercorrere la città con loro accanto.
è come se certi posti richiamassero certe persone..
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