La signora della lampada
Per una filantropa come lei, le teorie di quell’economista erano una vera delizia. Quando lui affermava che, invece di assicurare il benessere generale, il liberismo non avrebbe fatto altro che accrescere la miseria dei lavoratori, che la meccanizzazione avrebbe necessariamente prodotto disoccupazione, che la concorrenza sfrenata avrebbe esercitato una spinta al ribasso dei costi di produzione e perciò anche dei salari, tutti questi discorsi alimentavano la visione altruistica della signora della lampada.
Londra 1918: William Nightingale sposa Frances Smith: durante il Grand Tour la coppia mette al mondo due figlie: nel 1919 a Napoli nasce Parthenope e nel 1820 nasce a Firenze Florence. Crescendo in un castello nel distretto di Matlock le due ragazze si rivelano differenti come le due città di cui portano i nomi. Parthenope vive alla giornata, spensierata, mentre Florence è riflessiva, introversa e tormentata da questioni esistenziali. Un giorno la giovane Florence rifiuta una proposta di matrimonio e annuncia alla famiglia di volersi dedicare alla cura dei malati e degli indigenti, e di voler diventare infermiera. Uno scandalo che scuote Matlock e la borghesia londinese: essere infermiere in quegli anni era una necessità solo per le donne di infima condizione, non per una giovane perbene.
Inizia così il tormento di Florence, combattuta tra la famiglia e la chiamata, come nomina lei la propria vocazione. Sono anni difficili, di discussioni violente minacce, di vendette e gelosie, di un allontanamento forzato da Londra, mitigato con un viaggio in Europa e in Egitto. E sono anche anni di scambi e conoscenze che approvano la sua decisione e visione altruistica.
Il 28 ottobre 1854, autorizzata dal ministro della difesa, Florence parte con 38 infermiere volontarie per la Turchia, con destinazione Scutari, quartier generale della spedizione britannica in Crimea. E’ qui che viene sopranominata da feriti e malati che lei assiste con assoluta abnegazione, attraversando le corsie dell’ospedale militare con una lampada di petrolio tra le mani: la signora della lampada.
Il romanzo di Gilbert Sinoué racconta con un’abile ricostruzione storica, attraverso i carteggi e le testimonianze di chi l’ha conosciuta direttamente, la storia di una donna eccezionale ed enigmatica, contraddittoria e devota che ha fatto la storia del diciannovesimo secolo.
Prima mi avete fatto notare che Miss Nightingale si era dimostrata contraria al diritto di voto alle donne. Come spiegate questo atteggiamento? Non vi sembra paradossale?
Non ti avevo detto che il suo carattere era mutevole e contradditorio? Sorpreso quanto voi, le chiesi il perché, e la sua risposta non fece che accrescere il mio stupore: disse che trovava irritante tutte quelle femmine chiassose – così le definiva – e le loro pretese di invadere campi riservati ai maschi, come la medicina e il diritto.