La via oscura
Ci si deve adattare alle circostanze che cambiano. Non sono più un insegnante, sono un fuggiasco della pianificazione familiare.
Le leggi sulla pianificazione familiare della Cina, costringono ogni coppia ad avere un solo figlio; chi non rispetta la legge rischia l’ interruzione forzata della gravidanza in qualsiasi momento della gestazione, l’ uccisione del bambini già messi al mondo, la sterilizzazione delle donne che hanno già un figlio e multe impossibili da pagare. Kongzi e Meili hanno una bambina di due anni e un permesso falso per la seconda gravidanza di Meili. Un’ improvviso controllo al villaggio dei funzionari della pianificazione familiare li costringe a una precipitosa e rocambolescafuga. Il romanzo si snoda lungo lo Yangtze e attraverso le tre gravidanze di Meili. Una storia on the road che racconta il dramma di una donna che affronta oltre alla gravidanza un’ aborto violentissimo; una seconda gravidanza e il dolore della vendita della figlia con una malformazione e un’ altra gravidanza che diventa una lunga attesa. Meili fugge dal governo e dal marito, ostinato maschilista che pretende il figlio maschio. Tra le pagine anche le contraddizioni della società cinese: le disparità economiche, le difficoltà di chi non possiede un permesso di soggiorno, la violenza del potere, la discriminazione sessuale, il disastro ambientale e la selvaggia urbanizzazione. Una narrazione scioccante e lucida, costruita con una particolare attenzione ai dettagli: ogni capitolo si apre con una serie di parole chiave che ne sono il tema principale, una sorta di coordinate per entrare dentro la storia. Voce narrante che si alterna alla principale è quella dello spirito bambino che attraverso le gravidanze di Meili osserva e racconta tutto ciò che accade, compreso il riscatto di Meili. Un romanzo dolorosamente necessario. Corretta la decisione di lasciare le copertina scelta nell’edizione originale inglese.
Aveva scoperto che le donne non sono padrone del proprio corpo: utero e genitali sono campi di battaglia di cui i mariti e lo stato si contendono il controllo; territori che i coniugi invadono per ricavare piacere sessuale e generare figli maschi, e che lo stato invade, controlla, monitora e raschia per affermare il suo potere e infondere una dilagante paura. Tutte queste intrusioni nelle parti più intime del corpo le hanno fatto perdere il senso di sé. E’ sicura soltanto di essere una una moglie legittima e una madre illegittima.
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