L’amore in un clima freddo
Me ne infischio della spilla di brillanti, tanto è ben assicurata, e ora potrò sostituirla con un paio di orecchini, di gran lunga più eleganti. Ogni volta che vedo gli orecchini di Veronica mi deprimo, e poi la spilla mi ricordava troppo quella vecchia antipatica di mia suocera. Però sono stati davvero odiosi a prendere la stola di pelliccia. Un ladro non immagina che la gente possa patire il freddo? Chissà che cosa direbbe se rubassi lo scialle a sua moglie.
Londra, periodo tra le due guerre. I Montdore sono di ritorno dall’India, dove il conte, ricchissimo e aristocraticissimo era Viceré. La moglie, Lady Montdore vive fuori dal mondo reale, nella sua aristocratica dimora, dove gestisce personale di servizio e ogni forma di pettegolezzo. La loro figlia Polly è la debuttante più corteggiata dai giovani blasonati che frequentano i balli della stagione. Polly decide di seguire l’amore, nella persona dello zio Boy Dougdale, un uomo anziano, da poco vedovo e per anni amante della madre. Diseredata ipso facto, si ritira in Sicilia a vivere di stenti e di amore. Da questo gesto radicale dei Montdore, nulla è più come prima nell’aristocrazia londinese. Grazie a un’esilarante concatenazione di eventi, narrati con ironia, divertimento e malizia da Fanny, amica d’infanzia di Polly, gli scandali si susseguono, come le stagioni e i balli. Un romanzo scintillante di glamour e gossip che racconta di zio Matthew, Bernard Shaw, de Valera, Gandhi, Lloyd George e il Kaiser.. Uno straordinario affresco di una società raffinata e superba. Indimenticabili i dialoghi tra i personaggi.
Come aveva previsto sua madre, l’estate venne e se ne andò senza portare cambiamenti nella situazione di Polly. La stagione londinese si aprì puntualmente con un ballo a Montdore House, che costò duemila sterlina – così almeno raccontò a tutti Lady Montdore – e fu davvero magnifico.
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