Longbourn House
La sottogonna che aveva raccolto su al piano delle ragazze era affondata dieci centimetri nel fango ed era già stata a bagno nella liscivi per una notte; il sapone non stava rimuovendo la macchia, ma in compenso le stava le mani, già piene di tagli, screpolature e geloni, facendogliele bruciare. Se Elizabeth dovesse lavare da sé le proprie sottogonne, pensava spesso Sarah, probabilmente le tratterebbe con un pizzico di cautela in più.
Longbourn House è Longbourn House di Orgoglio e Pregiudizio e le vicende del romanzo sono inestricabilmente legate a quello di Jane Austen. Le feste, i pranzi, i viaggi, lo struggimento, la pena e l’incertezza per il futuro e per la propria posizione, l’onore, l’orgoglio e l’avventatezza sono i temi che raccontano la vita dei Bennet, così come li conosciamo nel celebre romanzo della Austen. Le giornate di lavoro sfiancante, le corse al suono della campanella, la preparazione dei pranzi, i preparativi per i balli, i giorni di bucato, le corse alla posta o a Meryton, sono il lato invisibile del romanzo della Austen che qui diventano protagonisti. Attraverso le voci di Mrs Hill, James, Sarah e Polly, ci addentriamo nel mondo di chi giorno dopo giorno si prende cura dei Bennet; lì, ai piani bassi, dove la giornata inizia prima dell’alba e il lavoro prosegue costante fino a sera, senza interruzioni. Un dietro le quinte di grande intensità. Jo Baker trasforma, i personaggi invisibili della Austen, nei veri protagonisti della storia: nulla può accadere senza il loro instancabile lavoro. Una ricostruzione fedele della vita della servitù nell’Inghilterra di inizio ottocento. Una storia dentro la storia che narra di volontà e abnegazione, di desiderio e passione, di curiosità e malinconia. Mrs Hill ha un segreto nel cuore. Mr Hill lo sguardo rivolto altrove che annega il dolore andando in cantina per un bicchierino quando sono tutti fuori. James porta sul corpo le ferite del mondo. Polly ha un’infantile passione per lo zucchero e la testa tra le nuvole. Sarah cresce, sbaglia, si innamora, cade, si rialza pronta a mettere tutto in discussione per la sua felicità. Una narrazione veloce e ironica che rievoca, attraverso le voci dei protagonisti, non solo Longbourn House, ma anche Londra e il Kent, le guerre napoleoniche e i porti commerciali sulle sponde dell’ atlantico. Uno sguardo oltre Orgoglio e Pregiudizio. Lodevole la traduzione di Giulia Boringhieri.
Ci fu allora quell’attimo, quell’istante del presente, in cui si sentì in bilico fra il mondo che aveva sempre conosciuto e quello al di là, e capì che se non avesse agito subito non avrebbe mai saputo la differenza.
Lascia un commento