Quattro madri
Sono nata nel letto di ottone della mia bisnonna Sarah nell’estate del 1948. Le salve dei cannoni giordani salutarono il fatidico evento con adeguati rumori di sottofondo. Le granate fendevano il cielo incandescente di Gerusalemme, cercando l’indirizzo di chi aveva un appuntamento di sangue con il destino. Quel giorno unii la mia voce alla loro, e gridai per la prima volta. Me l’hanno raccontato le tre donne testimoni del mio arrivo in questo mondo.
Quattro madri, quattro generazioni di donne dal mandato britannico in Palestina ai giorni nostri. Quattro generazioni di donne che attraversano la Storia e la Geografia del mediterraneo di un intero secolo dalla matriarca Mazal, l’orfana il cui matrimonio porta con sè una maledizione. La figlia di Mazal, Sarah è una donna bellissima intrappolata in una storia d’amore impossibile con un giovane fotografo inglese. La figlia di Sarah Pnina Mazal ha lo straordinario potere di leggere i pensieri degli altri facendosi carico di gioie e dolori. Sua figlia Gheula cresce con una balia araba a vive tra due mondi, ignara dei confini politici e religiosi imposti dalla società, diventando avvocato di tutti. Amal la figlia di Gheula riannoda tutte le vicende familiari partendo da un baule appartenuto alla bisnonna Sarah. Le storie delle quattro donne si intrecciano a quelle di altri personaggi, indelebili nella storia e nei cuori delle donne. Bagni rituali, vicoli polverosi, case buie e giardini rigogliosi fanno da sfondo ad amori impossibili e a legami indissolubili che mostrano l’incredibile coraggio di queste quattro donne nell’affrontare la quotidianità della Storia che si compie durante le loro esistenze: donne ostinate che non smettono mai di resistere e di lottare. Un romanzo che unisce storia e realismo magico a una voce narrante incalzante e curiosa.
Un giorno David osservò Pnina Mazal mentre stava divorando un nuovo libro e poi si rivolse a Sarah, che si affaccendava tra pentole e fornelli. Si schiarì la gola e disse:
Penso che bisognerebbe mandarla a scuola, potrebbe diventare una grande studiosa.
Che vantaggi ne avrebbe, chiesa la donna. L’importante è che trovi un buon marito e abbia dei figli. Avevo studiato anch’io e guarda dove mi trovo ora.
I tempi cambiano, rispose David.
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