Requiem

Il battello che veniva da Cacilhas fischiò all’attracco. La notte era veramente magnifica, con una luna sospesa sopra gli archi del Terreiro do Paco così che bastava stendere una mano per acchiapparla. Mi misi a guardare la luna, accesi una sigaretta e il Venditore di Storie cominciò a raccontare la sua storia.

Nove capitoli, nove personaggi e nove luoghi di Lisbona e del Portogallo, sono l’itinerario di un uomo in una torrida domenica di luglio. Un vagabondaggio che alterna coscienza a incoscienza, reale e sogno e si affida al flusso del caso e degli incroci. Un percorso di ricordi e immagini, di ricerca e domande irrisolte che sono state tappe fondamentali di una vita. Dodici ore che raccontano un mondo, tra passato e presente, arte e mondo, illusioni e disillusioni che diventano un incontro con un personaggio illustre e scomparso, che forse, come tutti i fantasmi si presenterà solo a mezzanotte.
Nella forma inedita di un diario Antonio Tabucchi scrive un omaggio al Portogallo, in lingua portoghese, a dimostrazione del legame che lo lega a Lisbona

Che cosa c’è Tadeus?
Non so, disse lui, forse mi ha preso un attacco di malinconia, ho nostalgia del tempo in cui ce ne andavamo così in giro per la città, ti ricordi?, allora tutto era diverso, tutto molto più brillante, come se fosse più pulito.
Era la gioventù, dissi io, erano i nostri occhi.