Sembrava una felicità
Tre cose che nessuno ha mai detto di me:
Sei molto misteriosa
Rendi tutto così facile
Devi prenderti di più sul serio
Scelgo un paio di occhiali che sono già passati di moda.
Un intenso monologo interiore, una riflessione sulla vita attraverso la giovinezza, la coppia, la maternità e il tradimento. Nel romanzo della Offill, la protagonista ci conduce dentro la propria vita attraverso un diario che diventa memoire ed è soprattutto un flusso di coscienza inarrestabile. Pagine che sono giorni, parole che sono emozioni, citazioni che sono àncore a cui aggrapparsi per trovare certezze o smentite. La prima parte è il diario divagante di una madre che voleva diventare una grande scrittrice e che ora è madre e moglie. La seconda parte del libro è una lunga disordinata riflessione, raccontata in terza persona dalla moglie, sulla coppia, sul tradimento, la fragilità, la passione, la maternità, le paure. Un romanzo dallo stile frammentato e scarno e allo stesso tempo acuto e ironico, compatto che si legge tutto d’ un fiato. Perfette le citazioni di Orazio, Socrate, Coleridge, Berryman che si alternano ai proverbi per dare al lettore modo di riprendere fiato. Ottima la traduzione.
Lei non vuole parlare dello yoga. Non è quello. E’ il sipario, che è crollato. Va bene, forse anche lo yoga ha la sua parte. E’ difficile spiegare la storia del sipario mentre si parla del più e del meno.
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