Un Amore di Carta
Guylain aveva sempre visto Yvon applicare il principio che diceva di non abbandonare mai una frase in corso di lettura, per nessuna causa o ragiona al mondo. ” Guai a mollare il filo del verbo, ragazzo! Andare sempre fino in fondo, scivolare lungo lungo la tirata finché il punto finale ti libera.”
Guylain Vignolles è un uomo qualunque, uno fra i tanti che ogni mattina prende un treno per recarsi al posto di lavoro. Guylain è però l’ unico che legge ad alta voce sul treno delle 06 e 27: legge qualche pagina a caso di quelle che è riuscito a salvare dall’ impianto di riciclaggio per la carta presso cui lavora. Accanto a lui Giuseppe Carminetti, un collega rimasto paralizzato da un infortunio sul lavoro e alle ricerca di tutte le copie di Giardini e orti di una volta; Yvon Garimbert ex allievo di Alphonse Daubin, annata 1970, appassionato di versi alessandrini; le sorelle Monique e Josette Delacote e le letture del sabato mattina e il pesciolino rosso Rouget de Lisle. Personaggi unici e bizzarri, alla ricerca di un pò di leggerezza. Un precario equilibrio che viene stravolto da una chiavetta usb e nella chiavetta Julie e il suo mondo. Dalla lettura degli scritti di Julie, alla ricerca di Julie. Una storia d’ amore per le parole e per i libri che apre il cuore e lo sguardo sulla meraviglia delle persone. Un romanzo breve, una lettura pomeridiana di leggerezza e meraviglia.
Grazie Stefania per il prezioso consiglio.
Avrei chiamato Guylain Vignolles per dirgli che non gli avrei concesso otto miseri minuti, ma tre ore, il tempo che ho impiegato a prender sonno. Tre ore per raccontarsi, per raccontarci e magari avventurarci là dove le nostre parole ancora non si erano mai avventurate.
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